“Mi piacerebbe pensare che con l’arrivo di questa schiera di 40enni al potere le cose siano cambiate, ma non è così. E poi non è una questione di quarantenni, il problema è che l’industria più importante dell’Italia è la mafia e non si può fare finta di niente. Questo è un paese corrotto, corruttore e corruttibile. E aggiungo, da cittadino onesto mi sento in prigione, con la pistola puntata alla tempia per pagare le tasse. Qui più uno è onesto, più è sotto sequestro. Pago le tasse per uno stato che non aiuta la gente perbene, ma anzi la sequestra per potere andare avanti. Da persona onesta mi sento sequestrato e violentato.
… Sono imbarazzato di essere italiano, non l’ho scelto io questo passaporto…amo il paese, ma odio chi lo fa, ovvero la media dei cittadini italiani. Così come, di contro, rispetto l’individualità di tanti italiani che sono fantastici.
…mia moglie è norvegese, ama l’Italia, ma ancora dopo 35 anni di matrimonio non riesce a capire certe cose che accadono qui, come il condono fiscale…in Norvegia si pagano le tasse, punto e basta, il condono è una cosa per loro incomprensibile. Questo è un paese vergognoso, fatto di clientele e amicizie, eppure sono sempre tutti pronti a difenderlo dicendo che siamo “geniali”, speciali, ma dove? A fare cosa? Scarpe e borse. Dove sono le industrie tecnologiche? La ricerca e l’innovazione? Non esistono, abbiamo solo scarpe e borse.
….L’unica grande fortuna dei giovani è che se ne vadano dall’Italia, così impareranno tantissimo e si staccheranno dalle loro mamme – infatti la famiglia è un grosso problema in Italia – e finalmente impareranno l’inglese e la smetteranno di stare sotto l’ombrellone a mare a fare i bamboccioni. La mamma italiana è un grande problema, sul serio, ogni maschio italiano agli occhi della madre è il più bello, il più bravo e il più intelligente.
…purtroppo l’Italia, avendo una destra così scarsa ed ignorante, non aiuta la sinistra. Se lei va in Francia si accorge che c’è una sinistra seria perché c’è una destra seria, anzi a volte una certa destra francese è più a sinistra della sinistra italiana. Io ho casa in Francia, è il mio paese culturale, però vivo in Italia che è come una bella donna che fa la prostituta: inaffidabile. I francesi hanno il senso dello stato e non vale liquidarli come sciovinisti, sono un paese serio che ha fatto la rivoluzione. In 50 anni che lavoro principalmente all’estero – Francia, Stati Uniti, Germania – ho dovuto sempre, in quanto italiano, dimostrare di essere un professionista. Perché è vero che ci vogliono bene, ma siamo inaffidabili. Al contrario se arriva un tedesco, magari ubriaco, non deve dimostrare di essere un professionista…può solamente dimostrare il contrario. E’ molto faticoso essere italiano. Dov’è la Apple in Italia?”